Cosa comporta la Brexit per gli studenti italiani

La Brexit spiegata agli studenti italiani: cosa servirà per studiare in Gran Bretagna, documenti necessari e consigli utili per fare esperienza nel paese.

Nonostante la Brexit, gli studenti italiani che desiderano fare un’esperienza nel Regno Unito sono ancora tantissimi. Sebbene il Paese potrebbe non fare più parte dell’Unione Europea, sono ancora molte le opportunità che offre, sia per chi vuole concedersi una vacanza-studio, sia per chi ha in programma di studiare in Inghilterra.

Che si tratti di Erasmus oppure di un’esperienza diversa poco importa, perché Londra e le altre città del Regno Unito attraggono ogni anno studenti da tutto il mondo. Cerchiamo quindi di capire meglio cosa cambia dopo la Brexit per studenti e universitari.

La Brexit spiegata agli studenti italiani

Per effetto della Brexit, gli studenti italiani hanno cominciato a seguire con più interesse la politica internazionale, che in questo caso ha un impatto immediato anche sulle esperienze di molti giovani che aspirano a studiare nel Regno Unito.

Dopo il referendum che ha decretato l’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea, è iniziata ufficialmente una lunga fase di transizione che non si è ancora conclusa. Al momento i dettagli della Brexit sono ancora in fase di definizione e gli ambienti politici sono in piena fibrillazione per l’incertezza sugli scenari futuri.

Per tutto il 2020 non ci saranno grandi cambiamenti sulle regole di accesso al Paese, ma bisogna spettare ancora un po’ per conoscere le conseguenze della Brexit nei prossimi anni.

La Brexit e le università: cosa servirà per studiare in Gran Bretagna

Quali ripercussioni avrà la Brexit per gli studenti italiani? È questa la domanda a cui gli universitari cercano di dare risposta, perché le opportunità offerte da college e atenei inglesi fanno gola a molti. I programmi di studio attivi nel Regno Unito resteranno accessibili anche per gli studenti stranieri e non ci dovrebbero essere cambiamenti neanche sulle rette da pagare per frequentare i corsi.

Quello che di certo cambierà è la procedura burocratica per regolarizzare la permanenza in Inghilterra. Infatti gli universitari che hanno intenzione di studiare presso un ateneo inglese per più di 3 mesi, come ad esempio gli studenti Erasmus, avranno bisogno di un permesso di soggiorno temporaneo che copra l’intera durata del programma di studio.

Gli studenti che intendono prolungare la propria permanenza nel Paese, dovranno richiedere un nuovo visto, ma non è ancora chiaro quali saranno i requisiti e le condizioni per accedervi.

Consigli per gli studenti italiani in vista della Brexit

In questa situazione di incertezza politica e burocratica, anche gli studenti italiani dovrebbero mettersi al riparo dagli imprevisti di viaggio che possono rovinare la tanto desiderata esperienza di studio nel Regno Unito.

Le compagnie assicurative più all’avanguardia come AIG, hanno ideato delle polizze per gli studenti in viaggio che può avere anche una copertura annuale. Se non si tratta di un unico viaggio, si può invece scegliere la soluzione MultiTrip annuale, perfetta per chi vuole concedersi più esperienze all’estero, sia nel Regno Unito che altrove.

Si segnala che quanto esposto non è sostitutivo di un parere legale, pertanto si prega sempre di prendere visione delle comunicazioni disponibili sui siti ufficiali.

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